Quando si apre la porta di Carta da Zucchero, nel cuore di Baggio vecchia, la frenesia milanese è costretta ad “aspettare fuori”. In questo luogo un po’ sospeso nel tempo, nella periferia Ovest di Milano, la fretta non è ammessa: regna la calma, una pace che rigenera lo spirito, con il sapore dei tempi passati.
Carta da Zucchero è più di una caffetteria: è un progetto nato qualche anno fa con il sostegno del Comune di Milano attraverso un bando per la rigenerazione delle periferie. E’ un sogno tutto al femminile, oggi al centro della vita culturale di Baggio, promotore di iniziative e di incontri per tutti i cittadini, con un’attenzione speciale per i più piccini, che possono accedere a una deliziosa biblioteca creata all’interno della sala da tè.
In questa atmosfera romantica, dal sapore un po’ provenzale, si può godere del lusso di concedersi un tè delle cinque con degli ottimi biscottini in compagnia delle amiche di sempre.
Una lavagnetta all’ingresso annuncia le proposte del giorno, con un occhio di riguardo alla stagionalità e ai prodotti biologici, provenienti dalle non lontane cascine. Al bancone troverete svariate proposte, dai croissant dolci e salati, ai plum cake, alle crostate, fino alla pasticceria fresca. Se vi capita, provate la torta alle carote, vi farà tornare bambini.
Quando vengo qui, non torno mai a casa senza un vassoio di biscottini da tè. Vado matta per i frollini, che non mancano mai in vetrina, declinati in svariate forme: in particolare, ho un debole per quelli a base di frolla montata, al centro dei quali viene posizionata una nocciola, a richiamare la forma del girasole. Una frolla così buona non l’ho ancora trovata in tutta Milano.
Baggio è il quartiere dove sono cresciuta, dove ho frequentato le scuole elementari e medie e dove tuttora vivono i miei genitori e molti dei miei amici: va da sé che sono molto orgogliosa di queste realtà genuine, gestite da persone che mettono cuore e anima in ciò che fanno.
E questa è un’ottima scusa per fare una passeggiata al Parco delle Cave, portare i più piccoli a vedere gli asinelli e le galline della Cascina Linterno e finire con una sana merenda nel cuore della Baggio vecchia.
Se amate l’arte o se siete semplicemente curiosi, potrete dare uno sguardo alla vicina Chiesa Vecchia, a due passi da Carta da Zucchero, e scoprire da dove arriva il famoso detto milanese “Va a Bagg a sonà l’orghen”.
Il sommelier consiglia:
- frollini, frollini, frollini (classica “Esse”, girasoli con nocciola, baci di dama…)
- carrot cake
- crostata con frolla al cioccolato, ganache cioccolato fondente e lampone
Informazioni utili:
Via Antonio Ceriani, 13 (Milano)
Autobus 67 / 58