Cosa succede quando lo Chef ex-capo pasticcere al Noma di Copenhagen incontra un sommelier appassionato di caffè? Succede che nasce Loste Cafè, il luogo più dinamico che possiate immaginare.
Non è un bar, non è un ristorante e non è una pasticceria, ma qui potrete fare un aperitivo con le focacce salate, bere un bicchiere di vino, e provare paste dolci sfornate ogni mattina.
Siamo a Milano, non lontani da San Babila, in via Guicciardini, dove presto aprirà la nuova linea metropolitana M4. Complice l’estate, mentre siamo in fila in trepidante attesa, sentiamo parlare in spagnolo, in francese e poco dopo, al tavolo a fianco, persino giapponese. Come tutti questi turisti siano arrivati qui è un mistero, ma forse le cose buone hanno un linguaggio universale.
E la multiculturalità di Loste si percepisce a colpo d’occhio dai prodotti offerti: in ordine sul bancone sono esposte le creazioni – con didascalia al seguito – che i proprietari saranno felici di raccontarvi nella lingua che più vi è familiare.
Partiamo dalla splendida Cardamomo: una sorta di kouign-amann a base di burro aromatizzato al cardamomo, glassato con una riduzione di caffè e arancia. Se, come me, quando sentite nomi di spezie esotiche avete voglia di correre lontano, non siate scettici e aprite i vostri orizzonti…io stessa mi sono dovuta ricredere di fronte ad un dolce così ben eseguito. Il cardamomo lascia un sentore delicato al palato, e il resto lo sistema il burro, credetemi!
La Danese, rivisitazione della classica girella che noi tutti conosciamo, viene completata al momento con crema al mascarpone e frutti di bosco, risultando così molto fresca e adatta alle temperature estive.
Ma quando il vento freddo dell’autunno inizia a farsi pungente, il Cinnamon roll spennellato con riduzione agli agrumi, con il sapore inconfondibile della cannella, vi porterà subito di fronte al fuoco di un camino in una baita di montagna.
Veniamo ora al Kev*, che ha fatto breccia nel mio cuore: raro e ambitissimo biscotto di pasta frolla con crema pasticcera e prugne, direttamente importato dal Noma. Il sogno ad occhi aperti degli irriducibili della pasta frolla. Affrettatevi, VA A RUBA.
Se invece non siete amanti della colazione dolce (e non avete problemi di digestione), le proposte salate sono sempre presenti e talvolta estreme: non è da tutti ordinare un croissant con ‘nduja per colazione…
Ultimo ma non ultimo, il caffè è buonissimo: la tostatura, i sentori e le note aromatiche, frutto della grande ricerca e passione dei proprietari, si apprezzano tanto nell’estrazione con filtro quanto nelle preparazioni a base di espresso. Il cappuccino viene servito in un bicchierino di vetro, mentre il caffè filtrato viene versato in una deliziosa ciotolina senza manici.
Buttate sempre un occhio sul retro e non perdetevi la possibilità di mangiare un croissant appena sfornato…di fronte al pain au chocolat farcito con crema frangipane e ricoperto di mandorle non ho saputo resistere: a colazione terminata, me lo sono fatto incartare per mangiarlo l’indomani.
Svegliarsi lunedì con la prospettiva di una guardia di 12 ore non è mai stato così facile.
Il sommelier consiglia:
- La Giorgina, con impasto al cioccolato, crema di nocciola e fave di cacao
- La Cardamomo
- The Kev*, ammesso che riusciate a trovarlo
- Pain au chocolat (classico o, perchè no, con frangipane alle mandorle)
- Caffè filtro
Informazioni utili:
Via Francesco Guicciardini, 3 (Milano)
Metropolitana M1, fermata San Babila / Palestro
Tram 9, 19, 12, 27