Siamo a Santander, capitale della Cantabria, cittadina portuale famosa nel mondo per l’omonima banca e tristemente nota per gli innumerevoli incendi che hanno scandito la sua storia. Qui non si respira il fascino ruvido di San Sebastian, e il dinamismo di Bilbao lascia spazio a una sensazione di stasi, che piu’ si addice al turismo balneare “signorile” che la caratterizza al giorno d’oggi.
Ma anche in una “Rimini” della Spagna settentrionale, ci siamo fatti largo tra pasticcerie posticce e affollati bar sul lungo mare, per trovare un posto che facesse al caso nostro: Sucré.
Nonostante tutte le volte in cui siamo passati qui davanti, ci ha dato l’impressione di essere un negozio abbandonato, questa pasticceria ha molto da offrire. Lasciatevi alle spalle i bar affollati di pensionati spagnoli in vacanza ed entrate senza timore.
Mentre aspettate che il proprietario si palesi, analizzate con cura le vetrine espositive, per decidere cosa vi aggrada di più tra tutti i dolci proposti, “lanciati” un po’ alla rinfusa in bancone piuttosto anonimo. Detta così, non è esattamente il posto in cui abitualmente entrerei, ma la qualità dei prodotti che abbiamo assaggiato ha bilanciato la trasandatezza dell’ambiente. Se siete pronti ad ordinare, allora andate a cercare il titolare, che probabilmente sarà ancora impegnato in laboratorio. Se sarete pazienti, la giovialità e la gentilezza con cui il pasticcere è disposto a raccontarvi i suoi dolci, vi ripagheranno dell’attesa.
Dato che il locale non e’ tra i piu’ confortevoli, per godere di una vista migliore, consiglio di prendere un caffè d’asporto e dirigervi verso il vicino lungomare: non capita tutti i giorni di addentare un croissant vista oceano.
Noi abbiamo provato l’eclaire e il croissant de mantequilla. Quest’ultimo, nonostante non sia stato insignito di grandi riconoscimenti, se la gioca tranquillamente con i pluripremiati esemplari provati nella non lontana Barcellona.
È chiaro che la cassa di risonanza che può dare una cittadina come Santander è ben diversa rispetto a quella del capoluogo della Catalogna…ma sono certa che, se anche fosse passato qualche maestro pasticcere per giudicare il croissant di Sucrè, non avrebbe trovato nessuno.
L’eclaire, glassato al cioccolato e ripieno di crema chantilly aromatizzata alla vaniglia, non è probabilmente tra i migliori della mia vita: la consistenza della pâte à choux si potrebbe migliorare, ma il gusto della farcitura ha risollevato l’assaggio.
Nota: nessun croissant vuoto è stato riempito con le mie scorte di cioccolato fondente.
Il sommelier consiglia:
- croissant vuoto o farcito – a vostro gusto – da mangiare su una panchina vista mare
Informazioni utili:
Calle Santa Lucia 26 bajo (Santander)
È disponibile uno shop online!