Alessandro Servida, classe 1974, è probabilmente un volto noto agli amanti dei programmi TV che trattano di food da quando, nel 2020, ha partecipato come giudice a Best Bakery. Nonostante sia diventato famoso per i suoi giudizi sulle creazioni altrui, Servida è prima di tutto un “signor” pasticcere, membro dal 2013 dell’AMPI – Accademia Maestri Pasticceri Italiani.
E così, dopo averlo seguito sul piccolo schermo, incuriositi dalla sua visione del mondo della pasticceria, siamo andati a provare il suo locale a Milano, in Viale Piave.
Il locale, che porta il nome del pasticcere, è raccolto e accogliente; i tavolini nel dehor improvvisato sul marciapiede esterno – come tanti ne sono nati a Milano nel periodo post prima ondata – sono perfetti per godersi una colazione all’aperto in una tranquilla mattinata estiva.
La scelta è molto varia: muffin, crostate e frollini per una colazione più tradizionale, croissant variegati per quelli che “la colazione al bar è cappuccino e cornetto”. Sfido chiunque, però, a non vacillare di fronte alle meravigliose torte moderne che popolano il luminoso bancone. Io sono la prima a cedere di fronte a cotanta bellezza.
Per dovere morale, prendiamo la monoporzione Torta Donatella: dolce simbolo della pasticceria Servida, presentato anni fa dallo chef come prova per l’esame di ingresso all’AMPI – e, non da ultimo, dedicato a sua moglie. Si tratta di una torta moderna a base di morbido al pistacchio e strati alternati di cremoso al cioccolato, veli di cioccolato croccante, gelée ai lamponi e mousse al cioccolato, successivamente ricoperta da glassa di cioccolato fondente. Al primo morso ho subito capito l’immenso potere dell’amore coniugale…e anche che, per essere ammessi all’AMPI, ci si debba dare un gran da fare!
Non potevamo esimerci dal provare un’altra riuscitissima creazione: la torta Biancaneve, con glassa a specchio rosso Valentino, richiamo irresistibile per gli occhi di un goloso. Questo scrigno con base crumble, racchiude una bavarese alla fragola, composta di fragole, perle di cioccolato croccanti e crema chantilly. Un morso fresco e delicato, assolutamente lontano dal sapore stucchevole e artificiale che si incontra talvolta nei dolci a base di fragole.
Ma visto che per questa volta siamo noi nel ruolo di chi giudica, non potevamo esprimere un parere autorevole senza prima aver assaggiato la viennoiserie. Scegliamo il re della colazione, il croissant vuoto. Davvero nulla da dire: areoso, leggero, burroso e appiccicoso. Io, che sono sempre un po’ ostile ai croissant senza farcitura, voglio andare a fondo e provare anche il pain au chocolat. Anche questo non dà spazio alle critiche.
E, a proposito di pareri che contano davvero, da quest’anno la pasticceria di Alessandro Servida può vantare il prestigioso riconoscimento delle “tre torte” all’interno della classifica Gambero Rosso – che per i non addetti ai lavori sono le cugine terrene delle stelle Michelin.
Dunque, lasciate che la televisione trasmetta l’ennesimo cooking talent che tanto non state più seguendo, e andate ad assaggiare le creazioni di Servida, che sono reali e buonissime.
Il sommelier consiglia:
- ⁃ Monoporzione Donatella
- ⁃ Croissant e Pain au chocolat
- ⁃ Frollini da portare a casa per le colazioni della settimana
Informazioni utili:
Viale Piave, 9 (Milano)
Metropolitana M1, fermata Palestro