Sono passati un po’ di mesi dalla nostra ultima volta a Parigi, ma potendo, salirei sul primo aereo per tornarci domani. Non so voi, ma Parigi è uno di quei posti nel mondo che non mi annoiano mai, e ogni scusa è buona per fare un salto. Perché dunque non approfittare dei “ponti” dicembrini, per…
Dove fare colazione a Parigi
Soltanto gli idioti non sono buongustai.
Guy de Maupassant
I parigini, non c’è dubbio, ce l’hanno ben in mente. Non starò a tediarvi con fiumi di parole per decantare questa splendida città, verso la quale nutro un amore sfrenato, quasi come se nel mio DNA ci fosse qualche frammento di gene parigino. Invece niente, nemmeno un cugino di terzo grado. Pur lasciando a voi tutto il piacere di scoprire il lato romantico, lussureggiante e bohémien di Parigi, ci tengo a darvi qualche dritta per andare sul sicuro, a partire dalla colazione.
In questi pochi giorni, abbiamo provato per voi una manciata di Boulangerie e Patisserie in modo da coprire gli arrondissement – i distretti amministrativi in cui è divisa la municipalità di Parigi – più battuti dai turisti. Mettete scarpe comode, armatevi di un cappello di paglia – o di un baschetto rosso vermiglio, in caso di clima rigido – e preparatevi a riempirvi gli occhi la pancia con le meraviglie di questa città.
Spoiler: abbiamo assaggiato croissant divini e monoporzioni pregevolissime ma, alla luce della nostra esperienza parigina, ci sentiamo di fare un’affermazione FORTE. Se una volta il divario tra la vinnoiseriefrancese e quella italiana sembrava incolmabile, ora nella nostra amata Milano – ma anche in giro per l’Italia – ci sono bakery e pasticcerie che tengono tranquillamente testa ai cugini d’Oltralpe.
Insomma, non bisogna più fare troppa strada per dare un morso a un croissant con la C maiuscola, al massimo qualche fermata di metro.
The French Bastards | La quintessenza della boulangerie contemporanea a Parigi
Se vi dico “panettiere”, probabilmente starete immaginando un uomo sulla sessantina, con un addome un po’ pronunciato, magari con una canottiera bianca – sporca di farina – e il petto villoso a completare. Brutta cosa eh, gli stereotipi?! Non sono certo qui per cancellare i capisaldi dell’immaginario comune, ma per aggiungere altri cliché, che siano…